domenica 15 febbraio 2015

Cave Ray: lo sconosciuto gioco che con Rayman sarebbe più popolare.

Esiste un gioco che conosco solo io: Cave Story.
È un videogioco particolare che richiama quello di Metroid: mondo aperto in 2D e sparatutto a piattaforme. È molto difficile e impegnativo e l' ultimo livello è brutale.
È pixelloso come il Super Nintendo, ma è prestigiosissimo e avanzato. E l' autore lo ha fatto in cinque anni durante il tempo libero, quasi da solo.

Beh, ho fatto quest' altro, simile al Castello Errante di Ray. Ho assemblato dei pezzi pre-disegnati e ci ho piazzato dei personaggi sopra, che vorrei pubblicare da soli e ingranditi. Perché sono troppo belli.
Però è sempre con Photoshop. In 3D, con pezzi più dettagliati, sarebbe venuto meglio.


Il Castello Errante di Ray

Onestamente, Rayman è rimasto uno dei pochi giochi decenti della Ubisoft, dopo aver messo sottosopra Assassin's Creed ed aver trasformato il capitolo Unity, il loro ultimo gioco, in una storia d' amore inutile spiattellata su un gioco d' azione.

Oltretutto, la Ubisoft si è tenuta un programma chiamato UbiArt che il creatore di Rayman, che ora gestisce anche un suo studio indipendente voleva rendere gratis e modificabile. Mai stato rilasciato, avrebbe potuto essere uno strumento non solo utile per i videogame, ma eccellente per girare delle serie TV animate. Ecco, guardate qui.

Gli ultimi due giochi di Rayman, infatti, sono stati fatti con UbiArt. Un' altra dimostrazione è qui. Purtroppo non ho UbiArt e gli unici strumenti simili ad UbiArt trovabili sono dei plugin per il software Unity 3D (che, per fortuna, non è Assassin's Creed) che permettono di fare cose simili ad UbiArt. Ma UbiArt è il più versatile e il più efficente ed è ancora in mano a dei despota dell' industria dei videogiochi.

Oggi c'è poca creatività e troppo scopo di lucro, è per questo che oggi c'è un numero imbarazzante di videogiochi sparatutto in prima persona. Non mi piacciono, mi sembrano poco vari e ripetitivi. I giochi di piattaforma e quelli di avventura non necessariamente del genere piattaforma. I giochi a mondo aperto tipo Super Mario 64, dove tutto era necessario e dove potevi scegliere cosa fare e dove andare erano i miei favoriti. O anche quelli a missioni, tipo Jak II e III o Assassin's Creed II erano molto forti, dove la maggior parte delle missioni era necessaria per completare il gioco e le missioni secondarie erano solo un modo per migliorare ed espandere l' esperienza di gioco.

Invece quei giochi dove le missioni secondarie sono il punto principale dell' avventura li odio. Ed è per questo che Assassin's Creed Unity l' ho odiato e voglio fare di tutto per venderlo. Con quest' ultimo avrebbero potuto eliminare il quaranta per cento delle missioni secondarie e focalizzare invece sulla qualità. Ma, spesso, queste aziende vanno incontro alle esigenze dei Gamer (i giocatori accaniti), e, effettivamente, oggi c'è molta richiesta di sparatutto in prima persona. Ognuno le sue opinioni, però: dovrebbero essere soddisfatte tutte. Spero che gli studi indipendenti possano fare a tal caso. Ad esempio, degli ex-membri di Rareware, famosi per la serie di Donkey Kong e il meno conosciuto al pubblico Banjo-Kazooie, si sono riuniti per produrre un altro gioco a piattaforme del genere ma totalmente nuovo.

Mi sono dilungato su un certo argomento perché amo un certo genere di videogiochi, ma ora scrivo su come ho fatto il disegno. Ho creato diversi pezzi (che nell' ambito del videogame si chiamano "assets") per combinare un paesaggio insieme a tutto lo scenario, proprio come con UbiArt, ma è meno bello perché l'ho fatto con Photoshop. Avrei voluto un aspetto migliore, ma è comunque presentabile. I personaggi sono fighi e nei prossimi articoli potrei mettere delle immagini che li raffigurano in grande e in dettaglio. Non immaginate le imprecisioni grafiche che si sono negli assets di Rayman Origins e Legends che, rimpicciolite e messe su uno sfondo sono completamente invisibili. Questa tecnica di dipindo digitale veloce (che si chiama "speedpainting"), unito con l' uso di assets grafici sarebbe possibile ricreare dei mondi ultradettagliati da fare invidia ai quadri più celebri. È così che oggi fanno i videogiochi. Solo per la maggior parte dei giochi per Nintendo 64 e PlayStation si usava un intero modello per l' ambientazione. Invece, si può vedere che per giochi come Jak e Ratchet & Clank sono stati usati centinaia di assets, se si osserva bene l' ambientazione circostante. Lo stesso è stato fatto con Rayman Origins e Legens.

Magari anch'io, invece di solo Photoshop, potrei usare 3D Maya per ricreare un mondo simile a quello visto in Rayman: disegno degli assets e li spiattello sui poligoni e creo un effetto di pseudo-3D dove figure piatte sembrano avere una certa profondità. Ce ne vuole di tempo, però. E le cose da fare sono tante.

Ommioddio che articolo lungo. Mi sono dimenticato di scrivere che ho solo ricreato il film di Miyazaki - Il Castello Errante di Howl - in stile Rayman Legends. Disegnando pezzi di terrenno, rocce e montagne, li ho assemblati e ho creato l' ambientazione. Poi ci ho piazzato sopra i personaggi, che sono delle versioni "raymanizzate" dei personaggi di quel film. Ovviamente, Howl doveva essere un Rayman e la Strega dell Ovest un Globox, cioè, un ranocchio ciccione. La Strega dell' Ovest del film, non del Mago di Oz. Il castello ha i piedi sprovvisti di gambe proprio come Rayman.
Sarebbe troppo divertente giocare una versione raymanizzata del film. Secondo me farebbe un successone. Si dovrebbe solo vedere se la Ubisof è disposta a fare una cosa del genere (il primo livello di Rayman Origins, a dir la verità, sembra la foressa del film "Principessa Mononoke") e se Miyazaki non ti sputa in un occhio perché tutto fatto in digitale. Il regista giapponese non ama molto i dispositivi tecnologici, tantomeno i videogiochi.


venerdì 13 febbraio 2015

Finto Intellettuale

Alias, "Hipster"
Certe persone stanno sempre dietro l' angolo, a cercare di insegnarti com'è la vita mentre il vero modo per imparare a vivere è quello più scontato: uscire, vedere e parlare con la gente.

lunedì 9 febbraio 2015

La Valle di Marmo

Un luogo in cui il principale punto di interesse è la testa di una statua rotta posta su un prato di erba rada. Da questo posto si può ammirare il grande e splendido panorama fatto di montagne di roccia completamente bianca. Sembrano nevose da lontano, ma il territorio è molto caldo.
Questa è la Valle di Marmo, un luogo del tutto casuale.